By IACOPO MEZZANO
“Nato a Firenze nel 1971, il musicista Cris Pinzauti decide di dare vita a un suo nuovo progetto solista acoustic rock, pubblicando a inizio febbraio 2015 l’album Black, distribuito dalla Red Cat Records.
Il disco, registrato quasi esclusivamente con chitarre e strumenti acustici, mette in mostra le influenze classiche di questo artista, e in particolare la sua ammirazione per leggende del rock quali Neil Young, Tom Waits, Peter Gabriel e Johnny Cash. Dai toni folk. Forte di atmosfere cupe e nere che ben si sposano con i bellissimi testi (dal tema quotidiano, tra amore, paure, sesso, cinismo, contraddizioni..) composti dallo stesso Pinzauti, Black è un album rock acustico davvero magistrale, che lascia sempre in primo piano le emozioni che nascono, contemporaneamente, dal suono mai troppo lieve della chitarra e dalla voce melodica del musicista, magistrale per intonazione e timbrica.
Tante le emozioni quindi, e tanti i brividi a fil di pelle, che si provano lungo i minuti preziosi di un disco già rodato, prima della sua composizione in studio, sui palchi live, di fronte a spettatori in estasi. Gli stessi fans che oggi non potranno fare a meno di divertirsi e applaudire nelle loro stanze ascoltando tracce marmoree come la divertente opener The Devil In The Closet e la solida My Black Is Back, arrivando fino alla cover (l’unica del platter) di Wasted Years degli Iron Maiden, che chiude il terzetto meraviglioso che apre questo album. In un disco che prosegue a livelli compositivi sempre alti, lasciando brillare in particolare canzoni d’elité come Forever Yin Forever Yang e Hellbound Train, tracce che vi spingeranno immediatamente a mettere mano alla vostra carta prepagata per acquistare l’album. Non ci credete? Beh, come dico sempre: ascoltate per credere! “
VOTO 82/100
LINK: http://www.rock-metal-essence.com/2015/02/cris-pinzauti-black-recensione.html