REVIEW by Phsycotron
“Rock da camera, acustico, vellutato ed elegante quello messo in essere dal musicista fiorentino Cris Pinzauti.
Con all’attivo la militanza in band come Suzy Q e Devil’s Mojito, Cris ha recuperato l’originario amore per un progetto autarchico e intimo, imbracciando chitarre acustiche (usate anche in modo percussivo) e bassi acustici, per dipanare un album fatto esclusivamente di emozioni e vibrazioni non elettrificate.
Un lotto di songs sempre gradevoli, arrangiate in modo molto fine e garbato, che conservanmo comunque un’anima rock (ma ne abbandonano la vena un po’ sbruffona) e che piazzano comunque la sorpresa che non ti aspetti, la rivisitazione in questa chiave del classico dei Maiden “Wasted Years”.
“Black” mette in mostra le pregevoli qualità compositive del chitarrista fiorentino, calsse 1971, l’album riesce nell’impresa di scorrere rapido e guizzante senza annoiare mai, nemmeno i più rockers più intransigenti.
Ad impreziosire le trame ordite da Pinzauti arrivano ospiti di riguardo come il fratello Marzio (compagno nei Suzy Q), Iacopo Meille dei Tygers Of Pan Tang, Francesco Bottai (Articolo 31 ed Irene Grandi Band) e Marco Di Maggio (Di Maggio Connection).”