Review by G.F.Cassatella
“Cris Pinzauti (Suzy Q e Devil’s Mojito), artista a tutto tondo fiorentino, ci regala un album molto bello. Incipit alla Mollica a parte, mi preme sottolineare come Black sia un disco che ci riconcilia con la musica, quella fatta in modo semplice, ma che al contempo risulta incisiva. Suonato completamente dallo stesso Cris, che si è occupato delle chitarre acustiche, dei bassi acustici e delle percussioni, Black è un viaggio nero e ironico in otto tappe (tra cui la cover di “Wasted Years” dei Maiden). La ricetta si rifà a un certo rock-folk americano, Neil Young, James Taylor e Tracy Chapman, senza dimenticare Johnny Cash (il titolo è in suo onore?). Canzoni buone da ascoltare in macchina durante un lungo viaggio (magari più volte, visto che l’album ha un minutaggio abbastanza contenuto), un ottimo modo per staccare la spina. Solo spensieratezza? No, ed è questo il bello. Perché i temi trattati sono oscuri, quasi in contrasto con i suoni soffusi e caldi. In questo lavoro che da sempre fanno parte dell’immaginario rock vengono trattai in modo scanzonato e ironico. A dar man forte a Pinzauti sono intervenuti alcuni ospiti, Marco Di Maggio (Di Maggio Connection), Francesco Bottai (Articolo 31 e Irene Grandi), Marzio Pinzauti e Iacopo Meille (Tygers Of Pan Tang, General Stratocuster and The Marshals e Mantra). Black è la dimostrazione che nel rock basta poco per tirar fuori grandi opere, senza dover necessariamente ricorrere a sofisticati escamotage compositivi. Viva la semplicità!
Voto: 8/10”